T – Operazione partigiana, stazione ferroviaria di Castello di Godego
Il comandante “Masaccio” traccia un bilancio dell’attività del battaglione “Mazzini”, operativo dal 7 giugno al 1° ottobre 1944, nel quale compaiono 30 azioni militari, 5 azioni di sabotaggio, 55 fascisti e repubblicani catturati o disarmati, cinque tedeschi catturati o disarmati. Numerose le armi recuperate in azioni collettive o individuali.
Una delle operazioni più spettacolari avviene sul treno serale viaggiatori Venezia–Trento. La sera del 2 settembre 1944, alla stazione di Castello di Godego gli uomini di “Masaccio” salgono armati uno per vagone. Un partigiano balza sulla locomotiva e chiede al macchinista di arrestare il convoglio in località Ramon Campagna. Ad attenderli ci sono altri “banditi”. «Nell’azione vengono catturati, con le armi in pugno: 1 sottufficiale tedesco, 3 soldati tedeschi, 1 ufficiale repubblicano, 2 militi repubblicani, 1 milite della Brigata Nera. I suddetti sono stati inviati in montagna (gruppo Sandrini). Armi ricuperate: 1 mitra, 1 parabellum, 1 moschetto, 4 pistole e bombe a mano. Fatti scendere i viaggiatori, che furono trattati con la massima cortesia, ed ai quali furono verificati i documenti di identità, il treno viene fatto deragliare. Linea interrotta per circa 18 ore. Nessun incidente nessuna rappresaglia».