J – Morte di Masaccio, Case Piotto, Loria

Domenica 29 aprile 1945, verso le 17:00, “Masaccio” viene chiamato a Loria, presso la casa Piotto, per indurre alla resa un gruppo di tedeschi in ritirata. Lo accompagnano Emilio Crestani, “Riva” comandante militare della divisione Monte Grappa; un suo sottoposto, Antonio Andretta, “Franco” o “Antonello” e l’interprete Heinrich Hannig, “Enzo”. Durante la trattativa condotta da “Masaccio” e da “Enzo”, vengano esplosi dei colpi di arma da fuoco: tre feriscono l’interprete a un piede e uno, raggiunge “Masaccio” alle spalle, penetra verso l’alto e recide la succlavia sinistra.
La scena e quello che succede nei minuti successivi, compreso lo spostamento del cadavere di Primo e la sottrazione di documenti che teneva nelle tasche della giubba, vengono ricostruiti in modo diverso da Crestani, Andretta e Hannig.
A fine maggio Andretta viene arrestato e il processo che si svolge il mese successivo a Treviso, si risolve in fase istruttoria, prima del pubblico dibattimento, con l’assoluzione di Andretta relativamente alla morte di “Masaccio”. Viene condannato a tre anni per reati comuni. La difesa di Andretta, con grande sconcerto da parte dei compagni di “Masaccio”, viene assunta dall’avvocato Alberto Bossum, sindaco della liberazione a Castelfranco Veneto, passato in quota Pci. Degli atti istruttori non si è più trovata traccia.
Attorno all’originaria stele commemorativa, collocata sul luogo dove fu trovato il corpo di “Masaccio”, è stata realizzata una piccola area monumentale. Una lastra in acciaio corten reca la motivazione del conferimento della medaglia d’oro alla memoria.

Il masso collocato sul luogo dove fu trovato il corpo di “Masaccio”, a pochi metri da casa Piotto. (Archivio Istresco)
Primo cippo collocato sul luogo nel quale fu trovato il corpo di “Masaccio”. (E. Ceccato, Guerra Resistenza e rinascita di Castelfranco Veneto, Istresco, Treviso 2007)
Heinrich Hannig, detto “Enzo”, in divisa da militare della Wehrmacht, passato con i partigiani e presente a casa Piotto come interprete. (E. Ceccato, Guerra Resistenza e rinascita di Castelfranco Veneto, Istresco, Treviso 2007)
Berto Quaggiotto ed Elio accanto al masso, poi sostituito da una piccola area monumentale. (Famiglia Quaggiotto)
K – Primo Visentin segretario del PNF, Casa del fascio, Loria
L – Punto di riferimento per i partigiani, Canonica di Loria
M – Rappresaglia nazista: incendio di Spineda
N – Agguato a Cazzavillani, via Castellana, fra S. Vito di Altivole e Asolo
O – Primo Visentin professore di lettere presso l’Istituto magistrale Santa Dorotea, Asolo
P – Riunioni partigiane, Cimitero di Mussolente
Q – 26 settembre 1944: impiccati del Rastrellamento del Grappa, viale dei Martiri
R – Operazione partigiana al Ponte Vecchio, Bassano del Grappa
S – Nascita della brigata Martiri del Grappa, Cimitero di Castion di Loria
T – Operazione partigiana, stazione ferroviaria di Castello di Godego