L – Punto di riferimento per i partigiani, Canonica di Loria

La canonica di Loria, distante dalla chiesa un centinaio di metri, diventa fin dall’8 settembre 1943 un luogo della resistenza ai nazifascisti, perché don Giuseppe Menegon (1907-1992) si attiva per nascondere e inizia a organizzare gli sbandati che si rivolgono a lui in cerca di protezione. A don Giuseppe non mancano coraggio e determinazione, perché è stato cappellano militare e ha partecipato, da protagonista, alla campagna d’Etiopia, convinto della bontà di quella iniziativa imperialistica del regime. Denunciato da un giovane del paese, viene arrestato dai tedeschi il 23 settembre, imprigionato a Treviso, trasferito a Padova e giudicato dal tribunale di guerra germanico presieduto da Albrecht Kaiser. I lunghi interrogatori pongono le basi di un rapporto di reciproco riconoscimento tra il giudice e don Giuseppe che, scarcerato, riprende l’attività a favore dei “ribelli” e in molte occasioni, proprio ricorrendo a Kaiser, riuscirà a salvare dalla deportazione o dall’esecuzione i partigiani che erano stati catturati.
Don Giuseppe diventa punto di riferimento per Primo Visentin, perché “Masaccio” è molto combattuto sul ricorso alla violenza, soprattutto quando può provocare rappresaglie. Per questo discute e valuta con il sacerdote le azioni della Mazzini e le conseguenze che potrebbero produrre sulla popolazione.
Assieme a don Giuseppe Menegon, vanno ricordati per il sostegno dato alla lotta di liberazione don Carlo Davanzo, parroco di Campigo, e don Fausto Callegari, stroncato da una raffica nazista il 29 aprile 1945, mentre tenta di prestare soccorso a un partigiano ferito.

Don Giuseppe Menegon (1907-1992) (Archivio Masaccio)
(G. Corletto, Masaccio e la Resistenza tra il Brenta e il Piave, Grafica Veneta, ristampa, 2015)
Don Carlo Davanzo, Parroco di Campigo. (G. Corletto, Masaccio e la Resistenza tra il Brenta e il Piave, Grafica Veneta, ristampa, 2015)
Don Fausto Callegari sul carretto a sinistra. (Archivio Istresco)
M – Rappresaglia nazista: incendio di Spineda
N – Agguato a Cazzavillani, via Castellana, fra S. Vito di Altivole e Asolo
O – Primo Visentin professore di lettere presso l’Istituto magistrale Santa Dorotea, Asolo
P – Riunioni partigiane, Cimitero di Mussolente
Q – 26 settembre 1944: impiccati del Rastrellamento del Grappa, viale dei Martiri
R – Operazione partigiana al Ponte Vecchio, Bassano del Grappa
S – Nascita della brigata Martiri del Grappa, Cimitero di Castion di Loria
T – Operazione partigiana, stazione ferroviaria di Castello di Godego