D – Casa della nonna materna di Masaccio, Poggiana

La nonna materna di Primo, Angela De Bassi, vedova Martinello, diventa la “nonnetta” dei partigiani perché “Masaccio” realizza nei pressi della casetta un nascondiglio per il materiale degli aviolanci. Inoltre, negli ultimi giorni di guerra, ormai in disaccordo con i vertici della Monte Grappa, vi trasferisce il comando della Brigata Martiri del Grappa. La Martiri del Grappa era stata costituita il 5 ottobre 1944, presso il cimitero di Castion di Loria nel corso di una riunione convocata da “Masaccio” alle 4:00 del mattino con i capi superstiti del rastrellamento del Grappa (20-27 settembre). Vi avevano aderito le varie formazioni a cavallo tra le province di Vicenza e Treviso che in precedenza erano autonome o dipendevano dalla brigata Italia libera. La brigata ha una dislocazione che comprende il territorio tra Brenta e Piave, racchiuso nel quadrilatero delimitato da Cittadella e Castelfranco Veneto a sud, da Bassano del Grappa e Cornuda a Nord.
Il comando è inizialmente affidato al capitano Emilio Crestani “Riva” e successivamente allo stesso “Masaccio”. Quattro mesi dopo la Martiri del Grappa entra in un’organizzazione di livello superiore, la divisione Monte Grappa (assieme alla Cesare Battisti, alla Damiano Chiesa, alla Matteotti, all’Italia Nuova e alla Zaniboni) al cui vertice viene nominato il colonnello Sabatino Galli, “Pizzoni”, uomo gradito ai moderati, in particolare a Gavino Sabadin. Galli ha un passato nazifascista: ha prestato servizio nel Corpo militare della Polizia Africa Italia e nel 1940-1941 figura aggregato in Germania al comando generale delle SS. Ricompare improvvisamente sulla scena nel marzo 1945, poco prima di salire ai vertici della Monte Grappa.

Angela De Bassi, nonna materna di Primo Visentin, davanti alla sua casa nella quale “Masaccio” stabilisce il comando della Martiri del Grappa. (G. Corletto, Masaccio e la Resistenza tra il Brenta e il Piave, ristampa 2015, Grafica Veneta, Trebaseleghe)
Angela De Bassi, nonna materna di Primo Visentin, davanti alla sua casa nella quale “Masaccio” stabilisce il comando della Martiri del Grappa. (G. Corletto, Masaccio e la Resistenza tra il Brenta e il Piave, ristampa 2015, Grafica Veneta, Trebaseleghe)
Luttino di Angela De Bassi (Archivio famiglia Quaggiotto)
Luttino di Angela De Bassi (Archivio famiglia Quaggiotto)
L’Ordine del giorno n. 1 della Martiri del Grappa, costituita il 5 ottobre 1944, presso il cimitero di Castion di Loria. (Archivio Masaccio)
L’Ordine del giorno n. 1 della Martiri del Grappa, costituita il 5 ottobre 1944, presso il cimitero di Castion di Loria. (Archivio Masaccio)
Relazione sull’attività svolta dalla brigata “Martiri del Grappa” stilata dopo la liberazione e firmata dall’allora comandante Ermenegildo Moro (Archivio Masaccio)
Relazione sull’attività svolta dalla brigata “Martiri del Grappa” stilata dopo la liberazione e firmata dall’allora comandante Ermenegildo Moro (Archivio Masaccio)
E – Tomba di Masaccio, Cimitero di Poggiana
F – Funerali di Masaccio, Chiesa parrocchiale di Poggiana
G – Casa natale, Poggiana di Riese
H – Scuola Elementare, Ramon di Campagna
I – Camera ardente di Masaccio, Consorzio agrario Ramon di Loria
J – Morte di Masaccio, Case Piotto, Loria
K – Primo Visentin segretario del PNF, Casa del fascio, Loria
L – Punto di riferimento per i partigiani, Canonica di Loria
M – Rappresaglia nazista: incendio di Spineda
N – Agguato a Cazzavillani, via Castellana, fra S. Vito di Altivole e Asolo
O – Primo Visentin professore di lettere presso l’Istituto magistrale Santa Dorotea, Asolo
P – Riunioni partigiane, Cimitero di Mussolente
Q – 26 settembre 1944: impiccati del Rastrellamento del Grappa, viale dei Martiri
R – Operazione partigiana al Ponte Vecchio, Bassano del Grappa
S – Nascita della brigata Martiri del Grappa, Cimitero di Castion di Loria
T – Operazione partigiana, stazione ferroviaria di Castello di Godego